Andrea Ruscica interviene a Fabbrica Futuro per parlare di Industry 4.0
La globalizzazione attuale si trova ad affrontare una grande sfida: soddisfare la continua crescita della domanda che richiede soluzioni tecnologiche sempre più innovative, garantendo allo stesso tempo un’evoluzione sostenibile dell’esistenza umana nelle sue dimensioni sociali, ambientali ed economiche. Il modo di lavorare cambia ed evolve: si parla di quarta fase di industrializzazione, la cosiddetta Industry 4.0, ossia di digitalizzazione e integrazione verticale dei processi che trasformano l’ambiente di lavoro in una “fabbrica intelligente”, implementando un sistema agile, flessibile e riconfigurabile.
L’Italia è uno dei Paesi europei che spinge sulla leva dell’innovazione, come fattore di rilancio per il Made-in-Italy. Tra gli appuntamenti sul tema, il 14 Marzo, si è tenuto a Bologna l’evento Fabbrica Futuro, un momento per fare lo stato dell’arte dell’Industria 4.0 e delle sue opportunità per la creazione di valore.
Sono tante le aziende italiane pronte a cogliere la sfida, verso sostenibilità e competitività per il proprio futuro.
Ed è proprio questo il concetto chiave dell’intervento di Andrea Ruscica, presidente di Altea Federation, salito sul palco nel corso della sessione plenaria dal titolo “Nuovi trend e possibili prospettive di sviluppo in ottica Industry 4.0”. Durante il suo speech “Alimentare nuovi modelli ad alta performance per le imprese. Come sostenere la competitività favorendo la convergenza tra business e tecnologia”, il chairman di Altea, ha presentato la sua vision su tematiche trasversali per ogni azienda. Ha spiegato come la strategia di convergenza tra business e tecnologia possa favorire l’adozione di nuovi modelli di produzione e proposizione della propria offerta, che colgano le trasformazioni più dirompenti ed efficaci per il mercato, anticipandone le richieste e agendo con un approccio proattivo.
In che modo tutto questo ha a che fare con l’Industry 4.0? La chiave di volta sta proprio nell’innovazione tecnologica al servizio del business, si parla cioè di business transformation e non solo di digital transformation, ossia delle innovazioni che hanno un impatto diretto sul modo di lavorare e produrre.
Ad esempio, la potenza di calcolo e la mole di dati predittivi che si rendono subito utilizzabili a bordo macchina, in un’interazione continua machine-to-human, consentono di anticipare i cambiamenti che avvengono intorno all’impresa e rispondere in maniera proattiva modificando i parametri di produzione in tempo reale. Il risultato è che sempre più sarà possibile produrre beni / servizi altamente customizzati, riducendo i costi e mantenendo alti livelli di performance e qualità.
L’innovazione va quindi ben oltre le trasformazioni tecnologiche: non è sufficiente introdurre una nuova tecnologia per essere davvero innovatori. Il trucco è espresso dal concetto di innovazione ricombinante, che si basa sull’integrazione e riconfigurazione degli elementi già costituenti l’offerta, oppure nell’introduzione di nuovi componenti, per rispondere alle esigenze del mercato in continuo cambiamento.
In questo senso si supera lo status di allineamento e sincronizzazione tra business e tecnologia e si giunge alla reale convergenza, una condizione nella quale le decisioni sono frutto di team interconnessi e che lavorano in modo intercambiabile, dando vita a soluzioni innovative, competitive e sostenibili.